mercoledì 20 giugno 2007

Uomo Ragno, pensaci tu

L'assessore Cadeo: panchine distrutte nei giardini e pali abbattuti
Vandalismi e degrado, danni per due milioni
Il Comune lancia una campagna di sensibilizzazione nelle scuole.
De Pasquale: istituire i vigili del decoro per far rispettare i regolamenti
Il vandalismo costa. Ci vogliono oltre due milioni di euro all'anno per cambiare panchine, sistemare recinzioni, sostituire fioriere. E altri 600 mila vanno all'Amsa che ha costituito, su richiesta del Comune, una squadra specializzata che interviene su segnalazioni urgenti dei cittadini. «La situazione negli ultimi anni è andata sempre peggiorando — ammette l'assessore all'Arredo Urbano, Maurizio Cadeo — e francamente ci sono pochi segnali positivi». E, se è vero che l'altra sera si è svolto un grande evento in piazza Duomo senza incidenti o atti di vandalismo segnalati dalle autorità, «è comunque sempre più evidente la tendenza alla maleducazione, che sfocia nel non rispetto del bene pubblico». L'elenco degli oggetti presi di mira dalle bande di vandali fornito dal Nuir (il nucleo di pronto intervento del Comune) vede sempre al primo posto le panchine: «Ci sono stati 6 mila interventi, che non sempre hanno reso necessaria la sostituzione, ma che sempre sono seguiti a un danneggiamento».Si prosegue con oltre 3 mila pali (in questo caso, alcuni distrutti anche a seguito di incidenti stradali) e oltre mille cartelli segnaletici. Non sono di conforto i dati che l'amministratore delegato dell'Amsa, Carlo Petra, ha appena girato all'assessore Cadeo. Da ottobre dello scorso anno a maggio, in otto mesi dunque, le squadre della società dei rifiuti organizzate per questo lavoro hanno effettuato 890 interventi, per 5.822 elementi rovinati o completamente distrutti. In cima ci sono i panettoni rimossi (perché distrutti o comunque non più utilizzati come dissuasori del parcheggio selvaggio): 5.176. Ma anche 101 archetti, 44 bici vecchie e abbandonate, 115 cartelli stradali, 45 blocchi di cemento, 23 cartelloni pubblicitari divelti dal suolo, 2 corrimano, 192 fioriere, 20 paletti antintrusione, 30 cavalletti, 36 pali di ferro, 3 transenne e 7 parigine, 14 cordoli stradali. Di tutto, di più, insomma.Secondo Cadeo, «il problema è di educazione. E riguarda anche chi non usa i cestini per gettare il chewing gum masticato o il mozzicone della sigaretta. Nel senso che, senza voler essere bacchettoni, si comincia sporcando per terra con la cartaccia e si finisce scrivendo sui muri o spaccando la fioriera. Se invece si insegnasse ai bambini, dando l'esempio, ad avere attenzione per la strada e la città, forse avremmo qualche vandalo in meno». In attesa che cambino i costumi o che si avvii, «magari partendo dalle scuole», una campagna di sensibilizzazione su questo tema, l'assessore Cadeo ha chiesto al sindaco Moratti di unificare le squadre che lavorano sul pronto intervento: «Mettendo insieme gli uomini e i mezzi a disposizione dell'Amsa e del Nuir, potremo rendere più efficaci e tempestive le uscite».Secondo Fabrizio De Pasquale (Fi) presidente della commissione Arredo Urbano, «dobbiamo istituire i vigili del decoro, per rendere effettiva l'applicazione dei regolamenti, la lotta al vandalismo e ai graffiti. Perché, se è vero che è necessaria un'opera di sensibilizzazione, serve anche una manovra repressiva che scoraggi chi si diverte distruggendo il bene pubblico ». La proposta di De Pasquale rientra fra i «Dieci progetti per una Milano più bella», presentati qualche sera fa a Palazzo Marino durante un convegno concluso dal sindaco Letizia Moratti. Si va così dal Piano dell'illuminazione (con la proposta di spesa di 20 milioni di euro nel 2007, per illuminare meglio tutti i quartieri consumando meno energia e valorizzando di più i monumenti), all'uso dell'acqua di falda per pulire strade e marciapiedi; dal Piano regolatore della Pubblicità al Museo del design; da un Piano per le fontane al progetto dei Raggi verdi per aumentare il verde cittadino.

Elisabetta Soglio

19 giugno 2007

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