martedì 12 giugno 2007

Tratto da il Giornale (articoli lunghi dell'11/6 e 4/6/2007)

11/6/2007
«Se il Comune non risponde alle nostre richieste di vivibilità e sicurezza e ci abbandona ad affrontare da soli una situazione del genere, allora dobbiamo pensare noi stessi a combattere il degrado della zona. E se Palazzo Marino con i nostri soldi non riesce a far fronte alla situazione, vorrà dire che i soldi ce li terremo e li useremo per difenderci». Così uno degli abitanti di via Vetere e membro del comitato cittadino «La Cittadella», organizzazione che rappresenta i residenti dell’area delle «Colonne di San Lorenzo», nell’illustrare i motivi alla base della sorprendente iniziativa che il comitato sta vagliando: non pagare più l’Ici, e con i soldi non versati assoldare un servizio di vigilanza privata per pattugliare la zona.
«L’idea è stata avanzata da poco, ma ha già raccolto numerose adesioni» assicurano dal comitato, dove si parla di «almeno cento famiglie d’accordo con l’operazione. Al più presto ci rivolgeremo a un legale per valutarne la fattibilità».
Dei vigilantes per proteggere i portoni dall’assalto di vandali e writers, e per evitare che le macchine parcheggiate diventino delle panchine a uso e consumo di «incivili che bivaccano sulle nostre automobili».
Superato dunque il test del primo weekend dall’applicazione dell’ordinanza anti-degrado, il Comune incassa solo un successo parziale: da una parte i provvedimenti presi hanno salvaguardato il colonnato ed eliminato il problema delle tonnellate di bottiglie spaccate che ogni mattina l’Amsa doveva raccogliere; ma dall’altra i residenti, che invocano principalmente un po’ di quiete durante la notte, sono rimasti del tutto insoddisfatti. «Altro che lotta al degrado - commentano -. Per noi che abitiamo in via Vetere la situazione è addirittura peggiorata. Tutta la gente si è spostata dal sagrato nella nostra strada e il presidio di poliziotti di fronte alle Colonne non interviene. E lo spaccio e il chiasso non sono diminuiti. Senza considerare - sottolineano - che le transenne hanno eliminato solo l’imbrattamento, mentre il vero pericolo per il colonnato sono le vibrazioni causate dal passaggio dei tram».
Del resto che la situazione nel Ticinese si potesse risolvere definitivamente con polizia e transenne non lo credeva nessuno neanche a Palazzo Marino. Lo stesso presidente della Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture Vincenzo Giudice aveva parlato di «provvedimenti assolutamente emergenziali, sui quali sarà possibile, nel tempo, operare modifiche e interventi di carattere strutturale», mentre l’assessore comunale ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini aveva dichiarato: «Siamo pronti a rivedere e modificare questo intervento sulla base dei risultati». Aspettando che il Comune si attivi, i residenti hanno già le idee chiare su cosa fare.
4/6/2007
Vandali, writer, lanciatori di bottiglie, tamburellatori, ubriaconi, il circo è finito. Presto non sarà più possibile orinare sulle pareti della basilica di San Lorenzo, spacciare a cielo aperto e giocare al lancio della bottiglia. Il sindaco ha deciso di usare il pugno di ferro, come ha già dimostrato di saper fare. Tocca alle colonne di San Lorenzo su cui stanno per abbattersi, inflessibile, una serie di provvedimenti volti a riportare il decoro e la tranquillità. L’idea della cancellata a protezione della piazza, capeggiata dal vicesindaco De Corato e osteggiata dalla maggioranza della giunta, è stata momentaneamente accantonata, anche perché si tratterebbe di un provvedimento lungo da attuare. Servono soluzioni subito. Ecco allora che Palazzo Marino ha deciso di transennare per tutta l’estate le colonne, o addirittura tutta la piazza. Dopo l’estate, quando si potranno valutare gli effetti della sperimentazione, si deciderà se costruire la cancellata mobile. Sul tavolo del sindaco è pronta l’ordinanza che vieterà la vendita delle bibite nelle bottiglie di vetro dopo la mezzanotte, provvedimento che va di pari passo con la lotta ai venditori abusivi. Soddisfatti i commercianti, come spiega Fabio Campora, presidente dell’associazione commercianti San Lorenzo e Carrobbio: «L’80% dei problemi sono le bottiglie di vetro. Noi ci siamo anche impegnati a fornire personale che tenga pulita l’area davanti ai locali. Era ora di ripulire la zona». Ognuno farà la sua parte: l’assessore all’Arredo Urbano Maurizio Cadeo ha fatto eliminare le fioriere sotto il colonnato, adibite a «poltrone» del popolo della notte. «Metteremo anche due bagni chimici, quelli, però, decorati da Oliviero Toscani - spiega Cadeo -. Non solo, Amsa anticiperà la pulizia della piazza dalle 5 alle 2, éscamotage che “interrompe la festa due ore prima del solito”». Il prefetto, invece, ha disposto un turno speciale di presidio del territorio, fino alle 4 del mattino almeno giovedì venerdì e sabato, sia alle Colonne, sia in via Vetere (una traversa di corso di porta Ticinese), altra zona calda del quartiere. Le forze dell’ordine, oltre a fungere da deterrente contro spaccio e schiamazzi notturni, potranno intervenire contro chi commette reati e vandalismi. «Il Comune sta facendo il possibile - sottolinea Bruno Simini, assessore ai Lavori Pubblici - anche se ha dei limiti: le immagini delle telecamere, poste nella piazza, non valgono come flagranza di reato, ma solo come prove indiziarie, mentre sarebbe utile il contrario. Chi imbratta palazzi e monumenti incorre solo in sanzioni da 103 euro, che non prevedono nemmeno la recidiva. Così come non è considerato reato lanciare le bottiglie contro i monumenti, ma solo se li si danneggia. Insomma le leggi dello Stato non sono al passo con i tempi e il Comune non ha il potere di modificarle. Non abbiamo, però, intenzione di permettere che pochi vandali impuniti impediscano agli altri di godersi spazi pubblici e di vivere la città di sera».

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