giovedì 24 gennaio 2008

Capodanno, piazza Duomo nelle mani dei teppisti | Milano la Repubblica.it

Capodanno, piazza Duomo nelle mani dei teppisti Milano la Repubblica.it

Baby gang, ubriachi e teppisti hanno tenuto in ostaggio, nella notte dell´ultimo dell´anno, una piazza Duomo semideserta. E non solo lì: a porta Ticinese due sedicenni sono stati rapinati da una banda di sudamericani armati di coltello. Gli stessi, forse, notati dai passati nella piazza più importante della città mentre spaccavano le bottiglie lanciandole contro la chiesa e aggredivano «chiunque si trovasse a passare nei paraggi, soprattutto se donna», come racconta Angelo Valdameri, un cittadino capitato lì proprio in quel momento. Palpeggiamenti, insulti, ragazzi che orinavano di fianco al monumento. «Alcune famiglie con ragazzini scappavano e i pochi turisti erano attoniti. Anche noi abbiamo avuto paura e ci siamo allontanati in tutta fretta», continua Valdameri, secondo il quale «non si notava la presenza di forze dell´ordine».E dire che proprio per preservare piazza Duomo il Comune ha deciso di spostare altrove gli eventi del Capodanno. Una scelta che il vicesindaco Riccado De Corato ancora difende: «Se ci sono stati problemi di ordine pubblico deve risponderne chi è deputato a garantirlo e io non ci entro. Un concerto, però, avrebbe portato un maggiore afflusso di gente e molte più risse e devastazioni. Tutto sommato, il capodanno milanese, malgrado qualche incidente, non è stato dei peggiori». E anche il soprintendente Alberto Artioli, tra i più intransigenti difensori dell´integrità di piazza Duomo, riconosce che «in alcune occasioni come il Capodanno è difficile gestire le scorribande degli incivili».L´ultima notte dell´anno è stata un po´ ovunque, del resto, occasione propizia per la criminalità: tre stranieri sono stati accoltellati (in via Legnano, in via San Protaso e nei pressi del Duomo), in via Gratosoglio un bar è stato dato alle fiamme e in via Varesine una macelleria islamica è addirittura stata fatta esplodere. In via Torino un ventunenne emiliano è stato rapinato del telefonino poco dopo la mezzanotte; in via Sapri una signora è stata derubata della borsa da due nomadi che hanno schiaffeggiato il marito. E a Baranzate un albanese è stato accoltellato da un pensionato: entrambi erano in un parcheggio prima degli acquisti per il cenone. Non sono mancati i feriti per i botti: un giovane di Cinisello Balsamo perderà tre dita, una 14enne di Cusano Milanino è rimasta ustionata a un orecchio. E a Sesto San Giovanni il titolare di un ristorante s´è messo a sparare in piazza, con una pistola, contro i cartelli stradali.
Ma il 2008 a Milano ha portato anche belle notizie. Come la nascita di Martina, prima bebè dell´anno nuovo, venuta alla luce da genitori italiani alla clinica Macedonio Melloni. Un successo, poi, gli eventi organizzati dal Comune: 10mila persone in piazza Castello per il revival anni '70-´80, 2mila per il liscio al Palalido e 400 al cenone al parco di via Palestro. Record d´incassi anche al teatro Smeraldo - 140mila euro per 1.500 presenze - per l´ultimo spettacolo dei Legnanesi. Ma tutto questo, ha detto l´arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi durante il ringraziamento di fine anno a San Fedele, non deve far dimenticare che «esiste una città degli invisibili», dei poveri e quindi nel 2008 si deve continuare a creare «nuove condizioni di convivenza con i rom». Con lo stesso spirito di apertura alle altre culture, ieri pomeriggio la comunità di Sant´Egidio ha organizzato a piazza San Carlo un incontro con un monaco buddista testimone della repressione del regime birmano.
(02 gennaio 2008)

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